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Intesa Sanpaolo, aperto al pubblico il Museo del Risparmio e Palazzo Turinetti

In occasione della XV edizione di "Invito a Palazzo" promossa da ABI-Associazione Bancaria Italiana

Il Museo del Risparmio

Sabato 1° ottobre, in occasione della XV edizione di “Invito a Palazzo”, promossa da ABI-Associazione Bancaria Italiana, Intesa Sanpaolo aprirà al pubblico come ogni anno le proprie sedi più rappresentative. Tra queste a Torino il Grattacielo Intesa, il Museo del Risparmio e Palazzo Turinetti, sede storica della capogruppo Intesa Sanpaolo.

Il Museo del Risparmio (via San Francesco d’Assisi 8/A) nasce dall’idea di creare un luogo unico, innovativo e divertente, dedicato ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Un luogo in cui sia possibile avvicinarsi al concetto di risparmio e investimento con un linguaggio semplice ma non banale. Attraverso le 5 sale (Conoscere, Capire, Sognare, Raccontare e Sperimentare), i video in 3D, le applicazioni interattive, le animazioni teatrali e i giochi di ruolo, i visitatori possono approfondire le proprie conoscenze finanziarie e imparare divertendosi. Il museo è completamente interattivo, a ogni visitatore è assegnato un badge personalizzato con il quale potrà attivare le postazioni e interagire con i contenuti.
Sono previste visite tematiche gratuite, pensate per le famiglie con bambini e ragazzi. Prenotazione obbligatoria entro venerdì 30 settembre scrivendo a info@museodelrisparmio.it, indicando il percorso tematico e la fascia oraria prescelta: “La storia e il ruolo della moneta” (10.30 – 11.30  e 15.30 – 16.30), “Le grandi crisi finanziarie” (11.30 – 12.30 e 16.30 – 17.30), “L’imprenditorialità” (14.30 – 15.30 e 17.30–18.30). Qualora restassero posti liberi, ci si potrà iscrivere direttamente alla biglietteria del Museo il giorno dell’evento.
 


Commissionato dal Marchese Giorgio Turinetti di Priero, banchiere del Ducato di Savoia, palazzo Turinetti si affaccia con il lungo porticato su piazza San Carlo a qualificare, in concerto con gli altri edifici, l'armonioso disegno unitario del salotto della città. Arredi, boiserie, stucchi, specchiere, preziosi intagli conservano l’originario sapore sei-settecentesco degli interni, sapientemente salvaguardato dopo la ricostruzione post-bellica, arricchito da arazzi di manifattura francese e dipinti dal XVII al XX secolo di artisti come il Francia, Cignaroli, Rapous, De Mura, Induno, Cremona.
Sono previste visite guidate, gratuite e a ciclo continuo, dalle 10 alle 19.
 


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