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"Il labirinto del silenzio", proiezioni nel Giorno della Memoria

In occasione del Giorno della Memoria, nove sale cinematografiche piemontesi proiettano in contemporanea la pellicola “Il labirinto del silenzio” del regista Giulio Ricciarelli.

L’iniziativa, realizzata dal Consiglio regionale del Piemonte attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con la Consulta interregionale Agiscuola per il Piemonte e la Valle d’Aosta, è rivolta agli studenti delle scuole secondarie piemontesi di I e di II grado.

La pellicola - che ha debuttato sugli schermi nazionali lo scorso 14 gennaio ed è candidata all’Oscar per il miglior film in lingua straniera - s’ispira a fatti realmente accaduti e rievoca la graduale scoperta, da parte della Germania, degli orrori dei lager nazisti e la necessità d’iniziare a fare i conti con la propria storia recente. Tutto ha inizio quando il giovane protagonista, il procuratore Johann Radmann, scopre che alcune istituzioni di primo piano e alcuni rami del Governo sono immischiati in un complotto per coprire i crimini dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

“La vicenda - sottolinea il presidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus - offre ai ragazzi la possibilità d’identificarsi con il protagonista e con la sua storia di coraggio personale e di lotta per ciò che ritiene giusto, oltre ogni ostacolo, in nome della verità senza compromessi. E propone, in tal senso, una profonda lezione morale, attuale oggi più che mai: è necessario non solo non dimenticare, ma anche capire, scoprire e schierarsi perché orrori come quelli di Auschwitz non accadano più”.

La proiezione, gratuita, intende coinvolgere circa 1.700 studenti di quasi tutte le province piemontesi ed è introdotta da un breve video istituzionale.

“La pellicola - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, delegato al Comitato - racconta Auschwitz attraverso il dolore e l’indignazione di chi scopre le atrocità che vi sono state commesse senza mai mostrarle, ma evocandole grazie a scelte registiche e narrative emozionanti e coinvolgenti. Il protagonista e gli altri personaggi che si schierano al suo fianco scoprono la quotidianità del campo, le terribili storie dei sopravvissuti e dei loro aguzzini attraverso un incredibile lavoro di reperimento ed esame di documenti, foto e ascolto di testimonianze”.

Le sale torinesi che aderiscono all'iniziativa sono il cinema Ambrosio e Reposi.


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