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Festival Back to Bach, il concerto di Kenneth Hamilton alla Cappella dei Mercanti

Anche se gli unici contatti documentati di Bach con uno dei primi fortepiani disponibili in Germania non furono entusiasmanti, i pianisti si sono sempre considerati fra i destinatari privilegiati delle composizioni per strumento a tastiera di Bach. In realtà, anche quando si suonano al pianoforte “le stesse note” che si trovano negli spartiti per clavicordo o clavicembalo si sta realizzando una trascrizione. 

Di conseguenza, molti compositori, fra i più importanti dell’Ottocento e del Novecento, hanno colto l’occasione per creare versioni genuinamente pianistiche tanto di composizioni originali per tastiera, quanto di brani originariamente destinati ad altri strumenti. L’affascinante itinerario proposto dal celebre concertista e musicologo scozzese Kenneth Hamilton ci guida alla scoperta di funamboliche reinterpretazioni dei brani bachiani, che, pur nella loro essenziale “diversità” rispetto all’originale, tuttavia non mancano di rivelarne potenzialità sconosciute. Accanto a questi, troviamo un'attenzione particolare verso la musica di Haendel, reinterpretata da Franz Liszt e da Johannes Brahms.

 


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