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"La bambola maledetta" in prima assoluta al Cardinal Massaia

Partirà a Torino nel weekend la tournée di “La Bambola Maledetta”, spettacolo inedito che segna l’arrivo della paura come ingrediente fondamentale, preso in prestito dal mondo cinematografico per creare suspense e coinvolgimento all’ennesima potenza fra le comode poltrone del teatro. Prima assoluta a Torino, al Teatro Cardinal Massaia di via Sospello dove la paura potrà essere sfidata dal pubblico del debutto nazionale previsto nelle serate di venerdì 16 e sabato 17 marzo.

Un esperimento che il giovane cast di “Chi è di scena”, associazione con quartier generale a Bosconero (To), fra le campagne del Canavese, ha già testato negli scorsi anni con “La Dama in Nero” e che viene prepotentemente riproposta in questo 2018 con un nuovo spettacolo non privo di agganci con la magica Torino e con il territorio piemontese. Annunciata dallo slogan “#sfidalapaura”, la trama di “La Bambola Maledetta” esordisce con due domande: “Da dove arriva quella bambola? E quale viaggio l’avrà portata nella notte dei tempi proprio nel piccolo borgo di Coatbridge?”.

Interrogativi che aprono la strada ad un enigma tutto da risolvere da parte del pubblico in sala che vivrà sulla propria pelle il confine assai labile fra la bambola come strumento di gioco e come trappola della dimensione introspettiva e psicologica dell’infanzia personale di ognuno di noi. E da un Piemonte misterioso che fa da grande culla a storie inedite, la scena “vola” oltre Manica, per atterrare nell’atmosfera lugubre di un villaggio scozzese dove, negli anni Quaranta il ritorno del protagonista, il restauratore Eric, alla vecchia casa di famiglia e dell’infanzia, non è che l’inizio di un crescendo di coinvolgimento per il pubblico in sala. Gli spettatori avranno a teatro un benvenuto fatto di effetti speciali tipici del mondo cinematografico e rivolti al gradimento di una platea di ogni età. Eric inizia a compiere un cambiamento sempre più inspiegabile dinanzi la moglie Isabel e la figlia Eveline.

E gli strani fatti, con sempre maggior intensità e incredulità, si manifesteranno nella casa preoccupando via via anche James, medico e amico di Eric, Norah, maestra di Eveline, e Paul, il sarto del villaggio. Il tutto sotto gli occhi costanti di quella bambola e di suoni e voci che generano
un’inquietudine insostenibile. Un passato angosciante si impadronisce nuovamente della casa, forse per chiudere i conti ancora in sospeso. 


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