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"La commedia dei gemelli", brindisi di Capodanno all'Alfieri

"La commedia dei gemelli" di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Plauto con la regia di Girolamo Angione all'Alfieri, per iniziare il 2020 all'insegna della comicità.

Attorno all’omonimia e alla somiglianza tra due fratelli, Plauto costruisce il prototipo della commedia degli equivoci. I Gemelli di Plauto sono un capolavoro del teatro antico, un modello per la drammaturgia di tutti i tempi. Plauto fa sì che due persone perfettamente identiche si ritrovino, uno all’insaputa dell’altro, nello stesso luogo: il gioco è fatto. Il tema del doppio, si sa, è un bel tormentone filosofico, antropologico, psicanalitico.

Plauto di sicuro ne intuisce le implicazioni e ne sfrutta le inesauribili potenzialità comiche: nell’Anfitrione il dubbio di Sosia che, faccia a faccia con se stesso (in realtà Mercurio che ne ha preso le sembianze), si chiede chi sia, pone un dilemma sull’identità che dura ancora dopo due millenni ma, nello stesso tempo, fa crepar dal ridere; e nel Soldato fanfarone mezza commedia ruota intorno al trucco delle sorelle gemelle, che sta alla base della beffa.

insomma, col tema del doppio Plauto va a nozze e non stupisce che gli abbia dedicato una commedia intera: impeccabile nella struttura, travolgente nel gioco degli scambi e degli equivoci, perfetta nel disegno dei personaggi che altro non sono che esemplari figure comiche e ideali rotelle di un meccanismo fonte di inesauribile comicità.
 


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