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"La Gerusalemme liberata" al Teatro Baretti

Roberto Zibetti

"La Gerusalemme Liberata" che porta in scena il capolavoro di Torquato Tasso nasce dalla collaborazione dell'attore e regista Roberto Zibetti con il chitarrista e compositore torinese Giorgio Mirto e la cantante Celeste Gugliandolo. Lo spettacolo restituisce, in un clima appassionato, l'enorme vitalità del poema, liberandolo, grazie a un'esecuzione tanto rigorosa quanto divertita, dai vincoli di una polverosa retorica.
 
Da un lato il tema bellico e la difficile convivenza dei monoteismi nella città di Gerusalemme, di enorme attualità; dall'altro la passionalità degli impossibili amori tassiani che rapiscono lo spettatore trasportandolo in un contesto onirico e simbolico di grande fascino.
 
Le ottave dei più celebri episodi si alternano a passaggi riassuntivi che guidano lo spettatore con ironia e chiarezza all'interno dell'immenso e attualissimo poema, mentre la potenza della lingua italiana rinascimentale si sposa armoniosamente con le musiche elaborate dal compositore a partire da un tema di Purcell e da lui stesso eseguite sulla scena alla chitarra.
 
La grazia vocale di Celeste Gugliandolo, che dà vita a tre canzoni (una greca, una corsa, una araba) impregnate di dolcezza mediterranea, completa l'affascinante quadro scenico, mentre i suoni elettronici di Placido Gugliandolo garantiscono l'ambientazione fantastica. I costumi di Patrizia Gilli rivisitano in chiave divertita e post-moderna l'atmosfera arcadica delle accademie poetiche del Rinascimento.
 
Alcuni quadri della pittura europea ispirata all'immaginario tassiano (Poussin, Overbeck, Piero della Francesca) e un reportage fotografico realizzato al giorno d'oggi da Filippo Mutani nella città di Gerusalemme aiutano ancora più lo spettatore a percepire con meraviglia l'attualità del poema e dei suoi lucidissimi assunti: l'assurdità del conflitto tra monoteismi e la totale sudditanza degli individui alle dinamiche del potere e del sesso.

La voce recitante di Bobo Zibetti, come in una «soap-opera metafisica», conduce il pubblico italiano e straniero a fruire di un concentrato di alta poesia, restituita in forma palpitante e viva.


 


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