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"La statua di marmo" al Cineteatro Baretti

Corrado Rollin

Il 20 aprile e il 3 maggio 2018, alle ore 21, al Cineteatro Baretti va in scena "La statua di marmo" ovvero, Intervista impossibile a Georg Friedrich Händel di Corrado Rollin con Sax Nicosia. Johann Sebastian Bach in fondo era un provinciale, non uscì mai dalla Germania, scrisse più di 200 cantate sacre ed ebbe 20 figli. Georg Friedrich Händel era un uomo di mondo, indipendente, impresario di se stesso, corpulento, gaudente. Scrisse 50 opere liriche trescando e litigando con castrati e primedonne. Figli nemmeno uno.

Da giovane lasciò la Germania per venire in Italia, facendosi conoscere a Firenze, Roma e Venezia, senza mettersi mai al servizio esclusivo di nessuno, prima di arrivare in Inghilterra dove iniziò una carriera che gli ha dato una reputazione mondiale. È stato il primo musicista a meritarsi una biografia in forma di libro e il più ritratto prima dell’invenzione della fotografia. Con il suo Messia ha impedito la chiusura dell’orfanotrofio di Londra. Si è preoccupato dell’assistenza dei musicisti e in Gran Bretagna è considerato uno dei fondatori del loro sindacato. Händel è una miniera di aneddoti: di lui parlavano tutti i giornali, che diffondevano o inventavano scandali come oggi si fa con le stelle del cinema. Dimostrava una dedizione compulsiva al lavoro a spese di una famiglia mai creata, tutto immerso nell’incredibile mondo del teatro londinese. Cosa c’è di più simile a tanti idoli di oggi?

Insomma, una vera barockstar, da intervistare assolutamente, rivedendo con lui sul grande schermo tante arie tratte dalle sue opere, da anni in testa alle classifiche di vendita.


 


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