Eventi

"La velocità del buio" di Irene Gittarelli

Spacenomore, Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino 9, Torino

Giovedì 4 febbraio, dalle ore 18

La Velocità del Buio

personale di Irene Gittarelli

a cura di Francesca Canfora

Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena - nella sua personale da Spacenomore "La Velocità del Buio", curata da Francesca Canfora - il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra.

Tre i progetti in mostra:

"There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono.

"I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri privilegi.

Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della componente cattolica della popolazione), il claim che accompagna le immagini dei Contrariati, scritto dall'artista, riporta: "5 novembre 2014 ‒ La nuova Congiura: Il problema non sarà più la religione, ma i nostri diritti".

"Fluidify", infine, è il buio/oscurità contro cui armarsi, che può venire interpretato come oscurantismo, sinonimo della chiusura mentale che alimenta sin dalla nascita quei pregiudizi instillati da educazione, società e religione nel rapporto con il proprio corpo.

.La Velocità del Buio

Personale di Irene Gittarelli


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