Eventi

"Laura Antonietti. Nel segno di Caravaggio", la mostra al Miit

Il Museo MIIT di Torino dedica un omaggio al genio di Caravaggio con la mostra ‘Laura Antonietti. Nel segno di Caravaggio”. Le opere pittoriche di Laura Antonietti saranno affiancate dalle fotografie artistiche di Sarah Fornelli, in un dialogo esperienziale suggestivo e originale tra linguaggi, tecniche, interpretazioni diverse, ma complementari che raccontano le emozioni e la profondità spirituale e umana del grande maestro, reinterpretate in chiave contemporanea dalle due artiste.

Laura Antonietti, nella nuova serie di opere dedicate a Caravaggio, coglie l’elemento fondamentale dell’opera del maestro, vale a dire la luce: la concettualizza e la rende parte essenziale del dipinto. Il supporto in plexiglass, infatti, diventa sintesi di modernità e purezza e la pittura dell’artista ne amplifica il ruolo, trasformandolo in vibrazione cromatica e tonale. Nella raffigurazione dei protagonisti caravaggeschi del famosissimo dipinto ‘La buona ventura’,

Laura Antonietti reinventa la scena teatrale mutando lo sfondo, che qui diventa una quinta dipinta e arabescata, trasferendo così l’incontro in una dimensione immaginaria e non più quotidiana e realista, ambientata di fronte al muro di una casa, come nell’originale. Il gioco chiaroscurale tipico di Caravaggio, come le lame di luce che percorrono il dipinto mettendo in evidenza gli sguardi e le posture, viene annullato da una visione e interpretazione quasi metafisica della composizione, in cui il giovane nobile e la zingarella rimangono come sospesi nel loro dialogo silente. Rivisitare le opere dei grandi maestri è sempre un’operazione artistica e culturale insidiosa, ma Laura Antonietti possiede il mestiere, la tecnica, l’originalità e la sensibilità giuste per affrontare e risolvere al meglio tale confronto, portandolo su un piano ideale e mentale, di ricerca e sperimentazione.

La classicità della figurazione si sposa con l’interazione con l’ambiente che l’opera presuppone, grazie alla modalità di esecuzione e alla scelta della trasparenza quale elemento complementare della scena. Laura Antonietti si pone quindi in dialogo con Caravaggio, ne esalta la poetica fondendo il reale con il simbolo, fino ad entrare direttamente nella composizione, scomponendone gli elementi, trasformando, come una regista di fronte alla telecamera, il punto di osservazione e l’ambientazione.


Si parla di