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"MacBeth, le cose nascoste" al Teatro Astra

In questa coproduzione TPE, Carmelo Rifici firma la regia di Macbeth, le cose nascoste, in scena al Teatro Astra di Torino dal 25 al 28 novembre. Una riscrittura della tragedia shakespeariana, esito di un lungo lavoro di ricerca drammaturgica che il regista ha realizzato insieme ad Angela Dematté, sua fedele compagna di lavoro e di scrittura, e da Simona Gonella, qui in veste di dramaturg. Un lavoro che prosegue l’indagine sulla riscrittura dei classici che Rifici ha iniziato con Ifigenia, liberata, e che questa volta compie avvalendosi della consulenza di uno psicoanalista di scuola junghiana, Giuseppe Lombardi, e dell’esperta di comunicazione non verbale Luciana Vigato. Lo spettacolo nasce da un viaggio nell’anima degli attori alla ricerca dei loro lati nascosti, in cui Carmelo Rifici cerca uno spazio di condivisione tra attori e spettatori.

Dopo l’esame di un’ampia bibliografia e importanti discussioni, si è infatti partiti sottoponendo ciascun attore a una seduta di psicanalisi sotto la guida del dottor Lombardi. La seduta ha permesso a ognuno di esplorare gli innumerevoli legami tra il sé e l’universo simbolico del Macbeth, alla ricerca "della propria strega". Spiega Rifici: "Durante le sedute di analisi gli attori hanno ripercorso, in bilico tra le proprie esperienze personali e le suggestioni dell’opera, tutti i temi del testo. Davanti alle telecamere nello studio dello psicoanalista ha preso vita una bizzarra e inquietante danza, quasi una lotta, tra l’inconscio vivo dell’attore, l’ombra dei personaggi e l’impudica lama del linguaggio della psicoanalisi". Il materiale raccolto nei video è stato rivisto, montato e ricreato per gli spettatori e diventa parte costitutiva dello spettacolo. Attraverso di esso il pubblico ha la possibilità di riagganciarsi alla propria "strega interiore" e lasciarsi guidare in un affascinante sogno collettivo.


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