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Il Melodrum Ensemble si fonde con l'opera al Jazz Club

Il 20 ottobre al Jazz Club va in scena il Melodrum Ensemble. Al piano Salvatore Spano, alla batteria Francesco Brancato e al contrabbasso Luca Curcio. Un perfetto connubio tra celebri arie d’opera (soprattutto italiane, ma non solo) e jazz: è questo e tanto altro il progetto Melodrum Ensemble, nato da un’idea di Brancato, batterista e grande appassionato d’opera, e Spano, virtuoso pianista jazz e organista classico.

Il loro non è solo un accostamento formale, ma una vera e propria ricerca filologica e letteraria, che ha dato vita all’incontro tra personaggi operistici come Violetta, Carmen e Cenerentola e personaggi del jazz, come Bill Evans, Duke Ellington e George Gerswhin. Alla sonorità del trio di base, composto da Spano al pianoforte, Brancato alla batteria e Curcio al contrabbasso, si aggiungono, ad impreziosire la trama del progetto, due illustri ospiti: Gilson Silveira alle percussioni ed Emanuele Cisi, già docente del dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, al sassofono tenore. 

L’idea di fondere due mondi differenti come l’opera e il jazz richiede una conoscenza approfondita del repertorio di entrambi. È anche grazie a questa che i musicisti del Melodrum Ensemble propongono una vera e propria rielaborazione delle opere, che va al di là di un banale esperimento melodico, armonico e ritmico e ne conserva l’estro compositivo intrecciandolo con suggestioni derivanti da una musica ricca e intensa come il jazz.

Melodrum Ensemble ha esordito nel 2014 nella Reggia Reale di Venaria e nei Musei Vaticani, grazie alla promozione del conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e al sostegno di Dado Moroni, pianista attivo sulla scena musicale internazionale e insegnante di pianoforte jazz dello stesso conservatorio. 
 


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