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Nicola Lo Calzo "Binidittu", la mostra a Camera

Giovedì 27 maggio, Camera – Centro Italiano per la Fotografia apre al pubblico la nuova mostra in Project Room Nicola Lo Calzo. Binidittu, progetto inedito dell’artista Nicola Lo Calzo (Torino, 1979) che, attraverso il racconto della storia e dell’eredità culturale di San Benedetto il Moro, prende in esame i rapporti fra la storia del colonialismo e l’identità culturale contemporanea.

Nato da schiavi africani agli inizi del Cinquecento nei dintorni di Messina, e poi vissuto come frate minore in Sicilia fino alla sua morte (1589), San Benedetto, detto Binidittu, non solo è stato eletto a protettore sia degli afro-discendenti in America Latina sia dei Palermitani, ma è diventato anche icona di riscatto ed emancipazione a livello mondiale. La mostra, curata da Giangavino Pazzola, si articola in un percorso espositivo suddiviso in quattro capitoli e, attraverso una trentina di immagini di medio e grande formato, ripercorre le tappe principali della biografia di Binidittu: dall’affrancamento dalla schiavitù alla sua morte, dall’utopia post razzista alla beatificazione. Le fotografie di Lo Calzo vengono accompagnate da un’installazione che include materiali e documentazione di archivio relativa al processo di costruzione del progetto.

Realizzata in collaborazione con la galleria Podbielski Contemporary di Milano, la mostra fa parte di una ricerca di lungo periodo realizzata da Lo Calzo sulle tracce e sull’eredità della diaspora africana e della schiavitù nel mondo atlantico e mediterraneo, intitolata Cham. Con questo progetto, e con Binidittu nello specifico, Lo Calzo ha l’ambizione di contribuire al dibattito sulla rimozione della memoria e la costruzione dell’identità in una prospettiva decoloniale, riscoprendo non solo l’uomo oltre al Santo o i suoi analoghi in altre parti del mondo, ma anche i valori simbolici, politici e civili che questa storia ci trasmette. Ad accompagnare la mostra, giovedì 27 maggio si terrà un incontro in presenza a Camera, mentre a metà luglio si svolgerà un workshop tenuto da Nicola Lo Calzo.

L’esposizione di Lo Calzo inaugura il ciclo di mostre “Passengers. Racconti dal mondo nuovo”, un progetto ideato da Camera con lo scopo di realizzare una ricognizione pluriennale focalizzata su artisti appartenenti alla cosiddetta ‘Generazione Y’ – i cosiddetti millennials nati fra i primi anni Ottanta e metà anni Novanta. Rilevata la carenza di programmi dedicati ad autori mid-career nell’ambito delle attività espositive e divulgative della cultura fotografica in Italia, l’istituzione torinese si pone l’obiettivo di allargare e includere anche questa generazione di artisti nella sua ricerca e programmazione. 

Il prossimo autore in mostra a Camera all’interno del ciclo Passengers è Federico Clavarino, le cui opere saranno esposte in Project Room da fine luglio a fine settembre. Con il ciclo “Passengers” – commenta di direttore di Camera, Walter Guadagnini – diamo organicità a una caratteristica da sempre presente nei programmi espositivi di Camera, vale a dire l’attenzione alle generazioni più giovani, linfa necessaria per il costante rinnovamento della proposta e per la volontà di utilizzare la fotografia anche come strumento di dibattito sull’oggi. Vogliamo dimostrare che proprio le istituzioni più established come Camera hanno il compito di sostenere le ricerche emergenti, in una logica di attenzione ai diversi linguaggi della fotografia, dai più consolidati ai più sperimentali.

L'incontro

Giovedì 27 maggio alle ore 19.30 si terrà un incontro in presenza, nel Gymnasium di Camera, dal titolo “Binidittu. Incursioni nella decolonizzazione dell’immaginario”. Nell’incontro di presentazione della mostra verranno illustrati i temi principali che permeano il lavoro Binidittu: migrazione, decolonizzazione, potere e rappresentazione dello stesso attraverso le immagini. Partendo da ricerche ed esperienze comuni, la scrittrice Igiaba Scego – che sarà collegata online – e l’artista Nicola Lo Calzo affronteranno temi cruciali per cercare di comprendere come immagini e parole attraversano lo scenario culturale contemporaneo. Radicate nel campo degli studi postcoloniali, le loro ricerche appaiono infatti come tentativi testuali e visivi di rilettura della diaspora africana, non solo nei contesti coloniali storici ma anche dalla prospettiva del suo patrimonio nei paesi e nelle culture occidentali. Con base a Roma, Scego è scrittrice, giornalista e attivista italiana di origine somala, i cui libri e articoli hanno circolazione internazionale. Nicola Lo Calzo, fotografo italiano residente a Parigi, è l’autore di Cham, una ricerca visiva di lungo periodo sulla schiavitù coloniale e le sue conseguenze nella vita ordinaria.

Intervengono:

Nicola Lo Calzo, fotografo

Igiaba Scego, scrittrice

Giangavino Pazzola, curatore della mostra

Incontro a pagamento a 3 Euro. È consigliato prenotare sul sito ufficiale di Camera


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