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Cirko Vertigo in "Out/In" a Le Serre

Sabato 29 giugno alle ore 21.30 saranno proprio i giovani talenti dell’Accademia a debuttare sul palcoscenico del Teatro Le Serre di Grugliasco in "Out/In", con le loro personali creazioni accompagnate nella creazione da Caterina Mochi Sismondi. Un’immersione nella varietà delle tecniche circensi - corda, roue cyr, giocoleria, tessuti, trapezio e danza - corredata da un visual che mostra allo spettatore il “dietro le quinte” della creazione circense: i momenti di backstage, le cadute e le “risalite”, la fatica del corpo e quella della mente, la voglia di superare i propri limiti e la soddisfazione nel riuscirci.

A fare da contrappunto ai progetti dei giovani artisti le introduzioni e gli intermezzi di Paolo Stratta accompagnato da Frankie Laforgue (Francesco Partipilo) eclettico sassofonista diplomato in scultura, fondatore di Eazycon, collettivo musicale di no wave e art rock, interprete del quintetto 720gradi che vanta una collaborazione con Famodou Don Moye, storico batterista degli Art ensemble of Chicago.

Ecco dunque che Arianna Possidoni, poliedrica artista, ginnasta, acrobata ed equilibrista, che attualmente sta sperimentando un proprio personale modo di utilizzare la giocoleria per esplorare nuovi confini, presenta Hipocresía, una performance di corda aerea, giocoleria e acrodanza sulla responsabilità di assumere conflitti interiori. La risalita e lo sfinimento si sperimentano tra lanci casuali e lanci in perfetto allineamento con le azioni.

Dalle corde musicali, alle corde vocali alle corde acrobatiche, dal corpo in movimento allo strumento corpo, dall’oggetto al suono, Justine Delolme, artista francese che entra in contatto con il mondo circense durante il Master in mediazione culturale e comunicazione internazionale, mostra traiettorie che sembrano più comuni di quanto riteniamo. Irrequietezza di Matteo Ruzzu si ispira invece all’opera I cerchi nel cerchio di Kandinsky per parlare di una sensazione che si muove dentro di noi come quei 25 cerchi si muovono all’interno dell’ingranaggio. E ancora: Chi sono IO? del cileno Vicente Andres Quiroz Briceno ai tessuti e trapezio dance è una performance che narra la lotta tra mente e corpo.

Attraverso il movimento sul tessuto la mente fugge verso un altro luogo, evade da se stessa... non si può fuggire per sempre però, ma si può cogliere l’attimo, un istante a volte anche solo estraniandosi dal tutto, elevandosi, cercando nuovi orizzonti, nuovi punti di vista. Il Mare di Federico Ceragioli rievoca il moto continuo, perpetuo e dissonante della marea. Il suo canto che può cullare o scatenare immense paure. Il suono delle sue onde, con un ritmo sempre uguale eppure unico e diverso.

Le sue forme curve e increspate che si infrangono quasi per distruggere volontariamente quella meraviglia che solo per pochi istanti è stato possibile ammirare. Infine, Paranoia è il titolo della performance di José Mallol Pepe Chocomeli sulla paura di ciò che
è comunemente considerato anormale.


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