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Collettivo Pirate Jenny e Jentu alla Lavanderia a Vapore

Collettivo Pirate Jenny

Una serata per tutti, dai più piccoli agli adulti il 23 febbraio alla Lavanderia a Vapore di Collegno, propone un doppio spettacolo , il 23 febbraio, per la stagione Lets Dance promossa da Piemonte dal Vivo. Collettivo Pirate Jenny prosegue la propria indagine sui processi antropologici e sociali collocati nel contemporaneo. Lo spettacolo "Cheerleaders" è stato selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016 e inserito all’interno della circuitazione del Network Anticorpi XL.

Con questo progetto, il collettivo artistico riprende e sviluppa il concetto secondo il quale la vita vada performata per poterla dimostrare. Per sfuggire all’invisibilità è necessario appartenere. Per sentirsi vivi, è necessario farsi attraversare da stati fisici condivisi e in questo caso la metafora della tifoseria professionale viene utilizzata di interrogare il corpo su una molteplicità di vocabolari collettivi.

Cheerleaders è un concetto astratto che funge da contenitore tematico creato per indagare le dinamiche di un gruppo/comunità che in maniera parzialmente fortuita si ritrova a dover condividere un luogo e un tempo e a dover gestire un’azione. A livello di struttura, questo concetto viene sviluppato attraverso un device scenico in cui performer e spettatori condividono in egual misura la responsabilità dell'esito performativo: un dispositivo di gioco multiplayer in cui gli spettatori sono chiamati ad agire in ascolto.

Jentu di Zerogrammi è una creazione ispirata al "Don Quijote" di Miguel Cervantes. Nella lettura attenta dell’opera, l’interesse per le gesta del protagonista e dei suoi compagni di viaggio (da Sancho Panza a Dulcinea) si è spostato sul senso che tali imprese possono ancora avere per noi oggi. Azioni senza lieto fine, inutili, consumate nella penombra di una stanza. Azioni capaci di prefigurare una nuova etica e un nuovo modello di eroe senza poteri speciali, senza gloria né squilli di tromba ad annunciarne la fragile umanità.

I colori più accesi si diluiscono acquarellando la scena attraverso coreografie, soli e duetti, azioni e silenzi pervasi di un umore delicato. Si disegna con tratto leggero e sfuggente la figura di un eroe emblema di un’etica del fallimento che rilancia la sfida a provare di nuovo, daccapo, con coraggio.

Che ci parla della capacità di cadere, di esistere persistendo nell’inseguire un ideale, il proprio, dell’incapacità di volersi arrendere a ciò che è dato e deve essere accettato così com’è perché il senso di ogni azione non sia tanto il risultato quanto la tensione necessaria per tentare di raggiungerlo riscoprendo la meraviglia di farsi viaggio. Così i personaggi di Jentu. Esiliati da un tempo cui non corrispondono o da un luogo che gli è stato sottratto, sospesi, stranieri, abitano un paesaggio leopardiano che ha per soglia la resa, unico possibile luogo di appartenenza e senso. 

Stefano Mazzotta, danzatore e direttore artistico di Zerogrammi, terrà il 19 febbraio in Lavanderia una masterclass gratuita rivolta alle scuole di danza e a danzatori in possesso del biglietto dello spettacolo. La masterclass è in preparazione alla visione dello spettacolo e insegnerà parti delle coreografie che saranno poi in scena il 23 febbraio. Un’occasione di formazione che rientra nelle progettualità specifiche promosse da Piemonte dal Vivo nei percorsi di avvicinamento al linguaggio della danza contemporanea. Per informazioni sulle modalità di partecipazione è necessario scrivere una mail a loro@piemontedalvivo.it o telefonare al numero 011 4320793.


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