Eventi

Il Quartetto di Cremona al Conservatorio Giuseppe Verdi

Apprezzato a livello internazionale per il suono estremamente maturo e lirico» (The Strad), il Quartetto di Cremona ritorna a Torino nella stagione dell’Unione Musicale mercoledì 28 marzo al Conservatorio Giuseppe Verdi, dopo essersi recentemente aggiudicato due dei più prestigiosi premi nel mondo della musica da camera: l’Echo Klassik 2017 (primo quartetto italiano) e l’International Classical Music Award (ICMA) 2018 che vanno ad aggiungere riconoscimenti alla già pluripremiata incisione dei Quartetti di Beethoven.

"La registrazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven è stata per noi una prova importante e un’esperienza indimenticabile – ha commentato il primo violino Cristiano Gualco in una recente intervista in esclusiva per l’Unione Musicale –. Ci fa un grande piacere che il nostro impegno sia riconosciuto ed è successo soprattutto con l’Echo Klassik […] premio tedesco attribuito a un ensemble italiano che interpreta la musica del maggiore compositore tedesco. Al di là di questo, i critici più intransigenti sul nostro lavoro siamo proprio noi stessi, e quindi continuiamo il nostro studio basato sull’umiltà di fronte ai grandi capolavori". L’Unione Musicale si è aggiudicata una delle poche tappe italiane del Quartetto, che nei giorni precedenti al concerto di Torino è in tournée in Danimarca e il giorno successivo parte per gli Stati Uniti, per poi esibirsi a Londra e in Germania.

A Torino il Cremona suonerà il “Paganini Quartet”, il set di strumenti ad arco appartenuti al celebre virtuoso e costruiti da Antonio Stradivari. Testimonial del progetto internazionale “Friends of Stradivari”, il Quartetto di Cremona è il primo ensemble italiano a ricevere in prestito dalla Nippon Music Foundation questi strumenti, che in passato sono andati in dote a formazioni del calibro del Quartetto Hagen e al Quartetto di Tokyo. Riconosciuto come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale, salutato come l’erede del grande Quartetto Italiano, il Quartetto di Cremona secondo il BBC Music Magazine «trasuda un’energia e uno slancio fenomenali».

Il programma eseguito prevede tre capisaldi del repertorio, che hanno in comune la caratteristica indicare momenti di svolta nella produzione dei loro autori, opere radicate nella consapevolezza del passato ma tese verso il futuro: "Sono tutti brani – ha dichiarato Cristiano Gualco – ai quali siamo affezionati per motivi diversi. Il Langsamer Satz di Webern in particolare è uno dei primi pezzi che abbiamo suonato sull’onda dell’entusiasmo dell’ascolto di una registrazione del Quartetto Italiano".


Si parla di