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"ReDiscovery", la storia di Nino Ferrer a Le Roi

Lunedì 8 e martedì 9 maggio alle 21.30 arriva a Torino reDISCOvery, un’esperienza immersiva nella voce, nella musica, in un’epoca: il primo episodio è dedicato alla vita e alla storia di Nino Ferrer, proprio in occasione dei 50 anni dal suo più celebre successo La pelle nera. Dopo il grande debutto a Genova, città natale di Ferrer, lo spettacolo approda nel tempio del dancing e della musica anni '60: lo straordinario Le Roi, noto anche come Sala da Ballo Lutrario, disegnato dal geniale architetto Carlo Mollino e oggi attivissimo grazie ai suoi gestori Toni Campa e Luciana De Biase.  

Se ti dico Nino Ferrer, cosa ti viene in mente? Probabilmente La Pelle Nera, Agata, Pippo Baudo, il festival di Sanremo, i varietà del sabato sera, il Carosello, abiti eleganti, un sorriso smagliante e un ciuffo perfetto. Un’immagine cristallizzata nel tempo, quella che la gente vuole continuare a vedere. Poi c’è il vero Nino. Un artista dalla carriera quarantennale, di cui noi italiani conosciamo solo una piccolissima parte: quattro anni di successi e fama in crescita esponenziale a cui segue, da un giorno all’altro, un'inspiegabile scomparsa dai palinsesti.

Un genio ribelle, eclettico, inafferrabile, disposto a tutto pur di essere libero. Anche a perdere il suo pubblico. Quella di Nino Ferrer prima e dopo l’Italia è una storia straordinaria, che aspetta solo di essere raccontata nel modo giusto. Questa è l’occasione.

Gli anni perduti di Nino Ferrer è “un’esperienza d’ascolto” condotta dal musicteller Federico Sacchi. Un’immersione nella musica come non l’avete mai vista e ascoltata che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie. Tra le novità assolute utilizzate sul palcoscenico da Federico Sacchi anche il guanto T8 prototipo, che consente la gestione on stage dei contributi audio e video appositamente creati per lo spettacolo.

Gli anni perduti di Nino Ferrer è il primo episodio di “reDISCOvery”, format di divulgazione musicale crossmediale sul web e dal vivo, finalizzato alla riscoperta di grandi artisti caduti nell’oblio o mistificati. Il viaggio comincia sul sito www.rediscovery.it  con sette episodi video che anticipano la ricerca del nostro musicteller e con tanti contenuti extra tra playlist, fotografie e racconti e arriva sul palcoscenico con un vero e proprio documentario dal vivo tra storytelling, musica, visual e nuove tecnologie.


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