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Officine Caos, riparte la Residenza Multidisciplinare: al via le presentazioni

Riconosciuta dalla Regione Piemonte e dal Ministero per i Beni e Le Attività Culturali per il triennio 2018-2020, riparte la Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva presso le Officine Caos di Torino diretta da Stalker Teatro. Il programma triennale, a favore della ricerca e della promozione degli artisti, ospita in residenza soggetti che operano nel campo dei linguaggi performativi multidisciplinari con una forte tensione verso il sociale, superando la divisione in generi e discipline, per ritrovare un linguaggio quanto più esaustivo ed adatto ad ogni forma di fruizione.

Ogni anno sono scelti quattro soggetti a cui gli spazi attrezzati e multifunzionali delle Officine Caos offrono una residenza di venti giorni, assicurando una professionale assistenza artistica, organizzativa, promozionale e tecnica, prevedendo incontri con il pubblico in forma di dimostrazioni di lavoro, studi o spettacoli (secondo l’evoluzione della ricerca) coinvolgendo esperti e critici e incrementando le attività di networking con i responsabili delle altre residenze nazionali, in un continuo aggiornamento sugli sviluppi dei progetti artistici, al fine di attivare collaborazioni che favoriscano la reciproca conoscenza e quindi la circuitazione dei lavori.

Gli artisti della Residenza Arte Transitiva 2018 sono stati individuati sulla base di tre criteri principali: il bando del progetto "Cura" (bando nazionale per l'assegnazione di sei residenze interregionali 2018); il bando internazionale "Caos 2018", l’attività di scouting sul territorio. Presenteranno il loro lavoro tra fine settembre e fine novembre 2018, in seguito al periodo di residenza e di ricerca: Fabio Liberti (DK) nel progetto di residenza “Non sono chi sono”, sabato 22 settembre; il collettivo Bisacca/Castaldo/Cinalli nel progetto di residenza “Corpi di Luce”, sabato 13 ottobre, dramaturg e tutor Remo Rostagno; la compagnia SA.NI. (Livorno) nel progetto di residenza “Tutt-Uno”, sabato 24 novembre ed a seguire nella stessa serata, Silvia Battaglio (TO) nel progetto di residenza “Studio per Minotauro”.

Prima presentazione pubblica sarà dunque di Cie Fabio Liberti dalla Danimarca, sabato 22 settembre h 21 alle Officine Caos, il cui progetto “Non sono chi sono” indaga la vita virtuale dei social media, nell'aspetto specifico dei “selfie”, nella riproduzione della propria immagine, nell'affermazione urlata della propria esistenza e presenza, alla ricerca di approvazione e riconoscimento. Nel milione di selfie scattati ogni giorno, l'artista suppone una perdita di consapevolezza e di contatto con la realtà e ripropone l'atavica domanda del “chi siamo?”. In scena Fabio Liberti e Lucia Pasquini, con la collaborazione artistica di Gigi Piana, tutor Laura Bevione, consulente Davide D’Antonio.


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