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"Salvare Torino e l'arte", la mostra a Palazzo Barolo

"Salvare Torino e l'arte", la mostra a Palazzo Barolo dal 22 novembre al 1° dicembre. Dove è stato nascosto il Caval d’brôns durante la Seconda Guerra Mondiale? Come sono stati protetti i reperti del Museo Egizio e la Sindone? Perché la Mole Antonelliana si è salvata dagli attacchi dei bombardieri alleati? Com’era organizzato il sistema di difesa civile?

La mostra Salvare Torino e l’arte risponde a queste e a molte altre domande attraverso immagini, filmati e oggetti d'epoca (tra cui le casse originali utilizzate per il trasporto dei preziosi beni museali) e anche fotografie attuali di alcuni rifugi antiaerei sopravvissuti con le loro “R” e l’esperienza di realtà virtuale “Torino, 12 giugno 1940”.

Ai visitatori sono illustrate le opere di salvataggio del patrimonio artistico e culturale piemontese da parte dei funzionari, direttori di musei, insegnanti e Vigili del Fuoco che durante la Seconda Guerra Mondiale si adoperarono per preservare quante più opere e documenti possibili. Sono inoltre descritte le azioni di salvataggio della popolazione ad opera dai Vigili del Fuoco durante e dopo i numerosi bombardamenti subiti dalla città tra il 1940 e il 1945.

La mostra è ispirata al libro Salvare Torino e l’arte, di Elena Imarisio, Letizia Sartoris e Michele Sforza, con la prefazione di Daniele Jalla, pubblicato da Graphot editrice. Il 30 novembre ospiteremo Wil Rothier, amico ed esperto di bombardamenti su Palermo, per una chiacchiera-confronto sulle due città sotto le bombe. Ingresso gratuito.

 


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