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Spazio per la Stefano Tempia al Festival dell'Espressionismo

Il contributo della Stefano Tempia al Festival Espressionismo, organizzato dalla città di Torino e da Sistema Musica, è un inedito accostamento tra i compositori dell’Austria Felix e le avanguardie che a Vienna pochi anni dopo proponevano gli esperimenti più rivoluzionari del ‘900 musicale. In quegli stessi anni, ricordiamo, nella vecchia capitale asburgica operavano Sigmund Freud, Robert Musil e Walter Gropius, fondatore del Bauhaus. Un legame sottile ma inequivocabile, ben riassunto dalle trascrizioni che i protagonisti di quella stagione irripetibile, Schönberg, Webern e Berg, realizzarono su classici Valzer straussiani. L'appuntamento è il 19 marzo al Conservatorio Giuseppe Verdi. 

Esempio significativo è il valzer Wein, Weib und Gesang! (Vino, Donne e Canto) di Johann Strauss figlio. Particolarmente amato da Richard Wagner, fu eseguito per la prima volta, nella forma di valzer corale, dalla Wiener-Verein Mannergesang (Associazione corale maschile di Vienna) durante la festa di carnevale (Narrenabend) che si tenne nella Dianabad-Saal di Vienna il 2 febbraio 1869. Berg nella trascrizione mantiene l’impianto tonale ma lo trasfigura con una strumentazione inedita, cameristica, che ne accentua la sottile malinconia, il presagio di un mondo in disfacimento.

Il programma propone anche brani originali, come alcune celebri arie e brani corali tratti da Die lustige Witwe (La vedova allegra) di Franz Lehár, o i sette Lieder giovanili di Alban Berg. Più tarda ma ispirata a un tragico mood creativo, la Sonata per pianoforte di Viktor Ullmann, ebreo e deportato nel campo di concentramento di Theresienstadt. La Sonata fu composta in questo luogo di disperazione nell’agosto 1944. Due mesi dopo Ullmann morirà nella camera a gas ad Auschwitz.




 


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