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"Sweat and Ink", emozioni allo stato pure al Teatro Le Serre

splorare la memoria come vettore della nostra identità più intima e l’infinita complessità delle relazioni umane tramite i corpi degli acrobati sulla scena. È quello che accadrà l’1 e 2 aprile alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Le Serre di Grugliasco (TO) durante lo spettacolo Sweat and Ink della compagnia canadese Barcode. L’appuntamento, il più atteso dell’anno, fa parte della stagione teatrale della Città di Grugliasco, realizzata in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

Cerchio aereo, cigar box, barra russa, mano a mano, acrobatica a terra e mini rocker, il tutto unito alla danza e al teatro, saranno le discipline attraverso le quali i personaggi e le loro emozioni prenderanno vita sulla scena. Bello, disordinato, doloroso e divertente, è uno spettacolo che farà sussultare, piangere, ridere e meravigliare: Sweat & Ink porterà il pubblico a riflettere sull'impatto che i nostri ricordi personali e la memoria collettiva hanno sulle strade che percorriamo. Biglietti acquistabili su Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/it/biglietto/sweat-inc/173984 oppure di persona presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo all’interno del Parco Culturale Le Serre.

Dalla volontà di scrivere quattro storie intrecciate fra loro, l'universo singolare del drammaturgo e regista Jean-Pierre Cloutier si dispiega, esplorando il modo in cui i labirinti della memoria risuonano in ciascuno dei protagonisti. Si esprimono in movimento, scrittura e parole, prendendo in prestito i loro codici narrativi dal teatro e dal cinema, trasportati dalla musica di Betty Bonifassi, composta ah hoc per lo spettacolo.

La perdita di memoria è più terribile per lo smemorato o per chi gli sta intorno e viene dimenticato? Saremmo più felici se potessimo scegliere di cancellare i ricordi? Quali ricordi ancoriamo nelle profondità della nostra memoria? Abbiamo ancora il diritto di dimenticare in un mondo in cui tutto è conservato dalle capacità di memorizzazione quasi infinite della tecnologia?

Sulla scena uno smemorato fa terribili incubi su acrobazie mirabolanti perseguitate da esseri senza volto; è Tristan, che ha perso la memoria dopo un incidente sul palcoscenico, e che, indifferente alle ansie dei suoi amici, si chiede: perché dovremmo vivere meno felicemente senza ricordi?

C’è poi Eric che riscopre i ricordi, sia preziosi che insignificanti e si interroga, tramite la giocoleria e le parole, sull'importanza degli eventi passati, dei nostri errori e delle nostre felicità strappate.

Una donna incompresa cerca di liberarsi delle etichette poco lusinghiere che scopre esserle state affibbiate, grazie ad acrobatici e introspettivi passaggi che sono tanto estenuanti quanto poetici; è Eve che cerca di diventare qualcun altro rispetto alla persona che vive congelata nella memoria di chi la circonda.

Infine, una giovane donna scopre che le sue ore sono quasi al termine; è Alex che, ripensando per la prima volta a tutto quello che ha vissuto, rivisita i ricordi essenziali della sua vita, dalla sua invincibilità sulla barra russa alle dolci reminiscenze del ballo. Gli elementi tecnici del circo si fondono armoniosamente con la drammaturgia dell'opera, illustrando i desideri individuali dei protagonisti, che vogliono diventare in qualche modo indimenticabili mentre le loro identità collettive hanno sempre più difficoltà a radicarsi.

Barcode nasce nel 2011, quando Tristan Nielsen, Alexandra Royer ed Eric Bates si incontrano all’École Nationale de Cirque de Montréal. Alla fine della loro formazione, si uniscono alla celebre compagnia Les 7 Doigts de la main e hanno creato lo spettacolo Séquence 8. Seguono tre anni di tour in tutto il mondo fino alla maturazione della necessità di creare un collettivo a se stante, che include la francese Eve Bigel. Il collettivo si può fregiare di importantissimi riconoscimenti, fra i quali una medaglia d'oro al Festival SolyCirco, una medaglia d'argento e due di bronzo e il famoso premio del pubblico al Festival de Demain. Dal 2019, a seguito dell’incontro con Sophie Picard, il gruppo diventa una compagnia ufficiale: Cirque Barcode che, qualche mese più tardi, viene accolta a Praga per creare Sweat & Ink: lo spettacolo nella sola estate di quell’anno è andato in scena per oltre 20 repliche.


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