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Teatro Alfieri: "Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio"

Dopo il grande successo di ottobre 2013, con quasi 5.000 presenze in 5 repliche al Teatro Alfieri e dopo il tutto esaurito in quasi tutti i teatri tra Piemonte e Liguria, tornano a grande richiesta Margherita Fumero e Franco Neri in "Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio".

Lo spettacolo va in scena al Teatro Alfieri da venerdì 7 a domenica 9 marzo con il seguente calendario: venerdì ore 20,45 - sabato ore 15,30 e 20,45 - domenica ore 15,30).

Sul palco: Franco Barbero, Maria Occhiogrosso, Antonio Sarass e Alessandro Marrapodi. I testi dello spettacolo sono stati scritti da Franco Neri, Bruno Furnari, Gigi Saronni, scenografia e costumi Dario Favatà, Enrica Valleggi, musiche originali Cristian Neri, assistente alla regia Valentina Gabriele - regia Cristian Messina

Quarant'anni fa andava in scena "Pautasso Antonio esperto di matrimonio" con Erminio Macario e due talentuosi attori torinesi, Margherita Fumero e Franco Barbero, e in sala, come semplice spettatore, c'era un giovane aspirante attore Cristian Messina, che proprio a 40anni di distanza firma la regia dell'ipotetico sequel "Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio", oltre ad esserne anche uno degli autori insieme a Franco Neri,

Bruno Furnari e Gigi Saronni. L'opera trae quindi diretta ispirazione dalla commedia di Macario, raccontandone il seguito: cosa è successo 40 anni dopo? Teresa (interpretato come allora da M. Fumero) abita ancora nella casa che fu dell'Avvocato Pautasso, deceduto ormai da anni, e seppur mai corrisposta, vive costantemente nel ricordo dell'amore provato per lui. L'Avvocato Averardo Barbaresco (interpretato anch'esso come allora da F. Barbero), amico e coinquilino di Teresa, ingaggia Sebastiano (A. Marrapodi) e la sua Agenzia Matrimoniale, con l'intento di risolvere l'annosa situazione sentimentale di Teresa.

L'agenzia, con l'ausilio di moderne e sofisticate tecniche di valutazione dei candidati, seleziona un profilo perfetto, l'uomo "ideale": Francesco Grimaldi di Calabria (F. Neri), un uomo senza arte né parte, che ha un unico interesse, perseguire valori quali casa, soldi e terreni, o per lo meno tale sembra essere. Unici apparenti ostacoli: una vecchia poltrona "royal" , la "storia" di Franco Grimaldi e una piccola svista burocratica. I protagonisti propongono con ritmo una girandola di equivoci, gag e situazioni esilaranti che divertono e coinvolgono il pubblico, traendo spunto dalla realtà quotidiana e dalle problematiche odierne, a volte giocate umoristicamente sullo stereotipo, a volte spiazzando con le prospettive. Il risultato finale è una commedia brillante e divertente, una piccola favola moderna basata sul gioco dei sentimenti e delle contraddizioni.


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