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"Tristano e Isotta", il capolavoro di Wagner inaugura la stagione al Regio

Martedì 10 ottobre, alle ore 19, il Regio inaugura la Stagione 2017-2018 con Tristano e Isotta di Richard Wagner. Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, interpreta per la prima volta la partitura simbolo di tutta la produzione wagneriana. L’allestimento, proveniente dalla Opernhaus Zürich, ha la regia di Claus Guth, celebre Theaterregisseur tedesco che porta per la prima volta il suo Tristano in Italia.
Anche per questa Stagione Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il Regio assicurando la partnership alla produzione inaugurale, l’appuntamento più atteso della Stagione. Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Regio rientra in un più ampio rapporto di collaborazione che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue grandi produzioni.

L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sono diretti da Gianandrea Noseda, attento interprete del repertorio tardoromantico. La lettura del Direttore musicale del Regio sottolinea l’immensa ricchezza che il Tristano porta con sé, partitura cardine della Storia della Musica che illumina l’alba del Novecento musicale. Per Noseda, l’imponente capolavoro di Wagner è il poema della passione e della notte, dell’amore e dell’assoluto, è, in definitiva, la musica del desiderio.

La regia è affidata a Claus Guth che immerge i tre protagonisti – Tristano, Isotta e Marke – in un lungo piano sequenza cinematografico, metafora del continuo fluire della musica di Wagner e dell’incrocio dei destini dei personaggi. Guth propone, oltretutto, un interessante parallelismo che unisce arte e vita: immagina che Tristano, Isotta e Marke siano Wagner, la sua amante Mathilde Wesendonck e suo marito Otto, in un gioco di rimandi e riflessi che invita a riflettere sul confine tra realtà e finzione. Per realizzare appunto questo continuo piano sequenza, il Regio avrà a disposizione, per la prima volta, un apposito girevole, realizzato con il sostegno di Lavazza. Le scene riproducono gli interni di Villa Wesendonck, situata a Zurigo, luogo nel quale, a metà Ottocento, Wagner e Mathilde si legarono sentimentalmente durante la genesi del Tristano. 


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