Politica

"Ah Chiaraaaa... basta idiozie", Selvaggia Lucarelli fa notare come Carlo Calenda si rivolge a Chiara Appendino

Durante il dibattito televisivo su La7

È stato particolarmente animato il dibattito tra Carlo Calenda e l'ex sindaca di Torino, Chiara Appendino al talk televisivo di Piazzapulita su La7. Un alterco che non è sfuggito a Selvaggia Lucarelli la quale, con un tweet, ha voluto porre l'accento sui modi un po' bruschi e poco 'cavallereschi' del politico nei confronti della collega: "Ah Chiaraaaa...- si legge nel post - basta idiozie...io non posso sentire UNA che dice ste cose. Questo il modo in cui Carlo Calenda si è rivolto per tutto il dibattito a Chiara Appendino". L'ennesimo disaccordo a toni accesi tra i due, nella trasmissione su La7, al quale i telespettatori sono ormai abituati, ma che la giornalista ha voluto mettere in evidenza.

"Stai dicendo un'idiozia" spara il leader di Azione e Terzo Polo rivolto alla deputata del M5S mentre, nello studio di Corrado Formigli, si discute di riforma della giustizia e uso limitato delle intercettazioni. Mentre i due affrontano l'argomento, Calenda appare particolarmente infastidito dalle parole di Appendino alla quale, come di consueto, non mancano le argomentazioni.  "In Italia di intercettazioni se ne fa l'uso più diffuso" accusa Calenda che però viene interrotto da Chiara "Non avremmo preso Messina Denaro..." riferendosi alla cattura del boss di Cosa Nostra arrestato a gennaio dopo 30 anni di latitanza.

A quel punto Calenda sbotta: "Aho - gli è sfuggito in un romanesco accentuato - e se mi lasci parlare! Sono esclusi i reati di mafia e stai dicendo un'idiozia. Non diffondere informazioni false perché per una persona che si propone di essere rappresentante dei cittadini è una cosa gravissima". E anche a proposito del salario minimo lo scontro si fa acceso "Non si può fare un dibattito dove c'è una che continua a parlare e a non fermarsi un secondo" sbotta Calenda di fronte alla parlantina di Appendino che prontamente ribatte con un "La vedo nervoso". "Non sono nervoso - rintuzza Calenda stizzito -, detesto le persone che sparano numeri a caso, ma cavoli, leggiti tre numeri!".


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