Politica

Dal posteggio ai rifiuti, i rincari della giunta che fanno infuriare le opposizioni

In vista del bilancio preventivo 2017, arrivano anche gli aumenti

In previsione del bilancio preventivo del 2017, la Giunta Appendino si prepara ad approvare una serie di aumenti. Si tratta di un adeguamento delle tariffe comunali che vanno dalla tassa sui rifiuti all'occupazione del suolo pubblico fino al costo dei permessi di sosta sulle strisce blu, per i residenti.

I contribuenti torinesi dovranno sostenere nel 2017 - per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, pulizia e lavaggio di strade e mercati, trattamento e riciclo di materiali e per la raccolta differenziata - un aumento delle tariffe dallo 0.4% allo 0,8%. Sul fronte delle utenze non domestiche invece, riduzione della tassa per i venditori ambulanti con banchi di alimentari, mentre per le altre attività produttive e commerciali è previsto un leggero incremento, pari allo 0,42%.

Per il canone relativo all'occupazione di spazi (Cosap) sono previsti aumenti nella misura massima dello 0,9%, valore calcolato sulla base del tasso di inflazione programmata indicato nel DEF (Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2016), mentre per il canone sulle iniziative pubblicitarie (Cimp) le tariffe non subiscono variazioni rispetto al 2016.

In tema di viabilità, saranno riviste le tariffe dei permessi di ingresso nella ZTL e la sosta residenti in zona blu. Tre le fasce in cui sarà graduata la tariffa della sosta per i residenti in base alla dichiarazione ISEE: da zero a 20mila euro si pagheranno 45 euro annui (ridotti a 10 euro per coloro che dispongono di una vettura con una potenza inferiore ai 100 kw e una dichiarazione ISEE che certifichi un reddito al di sotto dei 12 mila euro); 90 euro per la fascia intermedia (fino a 50 mila euro) e 180 euro per i redditi superiori. Resteranno invariate invece le tariffe di sosta oraria in zona blu e in struttura.

Balzelli che hanno fatto infuriare le opposizioni, da sinistra a destra. Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in Comune, si è limitato a commentare con uno slogan - "L'alternativa è...cara!" - che fa il verso a quello utilizzato in campagna elettorale dalla sindaca (L'alternativa è Chiara, ndr). 

"Cara sindaca Appendino - scrive invece sui social Mimmo Carretta, consigliere del Pd - giù la maschera, il suo sogno si sta trasformando in un  incubo per tanti torinesi che hanno creduto davvero al riscatto degli ultimi. Invece qui l'unico riscatto è quello da banco dei pegni che cercherà di racimolare tanta gente dopo essersi venduta anche le scarpe".

"Se la giunta Fassino - ha commentato Fabrizio Ricca della Lega Nord - metteva le mani in tasca ai cittadini ogni volta che ne sentiva il bisogno, quella targata Appendino porta loro via direttamente i pantaloni". "Una raffica di aumenti - ha scritto ancora Osvaldo Napoli di Forza Italia, sul suo profilo Facebook-, a cominciare dai parcheggi per arrivare a ritoccare tutte le tariffe dei servizi erogati direttamente o indirettamente dal Comune. Sullo sfondo, dopo l'ubriacatura demagogica della campagna elettorale, si intravvede il rischio di un brutto clima di tensione sociale. Cosa che i torinesi non meritano". 


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