Elezioni regionali piemonte 2019

Polemica, l'accusa di FdI: "Conticelli del Pd usa irregolarmente spazi comunali per la campagna elettorale"

A pochi giorni dal voto

A pochi giorni dal voto, si affaccia sul panorama cittadino una nuova polemica. Nadia Conticelli, candidata al Consiglio Regionale del Partito Democratico, avrebbe utilizzato irregolarmente - secondo Fratelli d'Italia - gli spazi comunali della Circoscrizione 6. La denuncia arriva da Valerio Lomanto, Capogruppo FdI nella stessa Circoscrizione: "Siamo venuti a conoscenza dai social network che nella giornata di sabato 18 maggio. si è tenuto, all'interno degli spazi di via Anglesio 25/A e 25/B, concessi gratuitamente ad associazioni ai sensi del regolamento n.186 della Città di Torino con delibera, un evento di carattere elettorale della candidata al Consiglio Regionale Nadia Conticelli del Partito Democratico, anche mediante affissione di manifesti elettorali sulla vetrina esterna". 

L'esponente di Fratelli d'Italia tira in ballo la circolare prefettizia numero 2019-004897\area II e il regolamento di concessione in uso temporaneo dei locali comunali assegnati alla Circoscrizione 6 secondo cui l'assegnazione comporta oneri di utenza a carico della Città. "Ci chiediamo quindi - prosegue Lomanto - se tale utilizzo del locale circoscrizionale abbia rispettato i regolamenti della Città, quelli sopra citati ed altri eventualmente inerenti tale servizio, oppure se non vi siano violazioni di regolamenti o altre norme dello Stato, con conseguenti responsabilità dei concessionari e degli utilizzatori”. , afferma Valerio Lomanto (Capogruppo FdI nella circoscrizione 6)

Anche Maurizio Marrone, candidato FdI al Consiglio Regionale, è intervenuto sulla questione: “Se davvero la candidata Pd Conticelli ha utilizzato irregolarmente uno spazio comunale per la sua campagna elettorale, si tratta di un episodio grave, soprattutto perché succede nella Circoscrizione che ha presieduto per anni. Gli elettori  - continua - hanno già punito una volta l’arroganza di un Pd abituato a trattare gli spazi pubblici come se appartenessero al partito, ma evidentemente la lezione non è ancora bastata”.


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