Politica

Alluvione, dal Governo 19 milioni per il Piemonte contro il dissesto idrogeologico

Il ministero dell'Ambiente finanzierà interventi strutturali nelle zone colpite e danneggiate dal maltempo

Dal Governo arrivano 19 milioni di euro per il Piemonte, contro il dissesto idrogeologico. Lo ha stabilito l'atto integrativo  all'accordo firmato giovedì a Roma dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino e dal ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti. Di questi fondi, 13 milioni e mezzo saranno utili per la progettazione e il primo lotto della cassa di espansione della Dora Riparia, per proteggere il capoluogo piemontese. 

Al momento non si ha ancora una stima esatta dei danni totali causati dalla piena dei fiumi di venerdì 25 novembre ma sul fronte delle opere pubbliche la cifra non è sicuramente inferiore ai 300 milioni. "La laminazione della Dora Riparia - ha dichiarato Chiamparino - è un'opera essenziale per la messa in sicurezza del territorio della città di Torino.

Inoltre l’accordo prevede, per la restante parte, il finanziamento di altre opere che riguardano l’asse dei principali corsi d’acqua piemontesi e che sono una risposta immediata alle esigenze di protezione e difesa dal rischio idrogeologico di quelle parti del Piemonte”.

Quattordici in tutto gli interventi previsti dall'intesa: dieci fanno parte degli accordi del 2010 e quattro sono previsti nell’area programmatica del Piano Stralcio sulle aree metropolitane del 2015. Di questi fanno parte l'intervento sulla Dora Riparia prima citato, il completamento delle opere marginali dello stesso fiume a protezione dell’area di Rosta per 1 milione di euro, la sistemazione del Po in località Vallere (1 milione e 549 mila euro) e per 460 mila euro, il completamento dei lavori di regimazione delle acque a protezione dell’abitato di Scalenghe. 

Gli altri dieci, per un totale di due milioni e mezzo di euro, sparsi per il Piemonte, serviranno per sistemare la frana sulla provinciale nel comune dei Tonengo (Asti) e per vari interventi a Castell’Alfero (Asti), Collina Margherita, Cornareto, Ranello, Cauda-Garesio e Aliberti, Coggiola e Portula, Borgomale e Lequio Berri. 

Le altre opere si effettueranno per sistemare il movimento franoso a San Bovo e per intervenire sul Rio Cuccia a Dogliani (Cuneo), in zona Longhini a Roascio (Cuneo), a Sinio (Cuneo) e nel centro abitato di Vercelli.


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