Politica

Ztl a Torino: l'assessore Lubatti sotto la lente della Lega Nord

La Lega avvierà dei tavoli di ascolto parallelamente alle "consultazioni" ufficiali dell'assessore Lubatti. "Lubatti non potrà strumentalizzare anche questa volta la volontà dei cittadini per ritorcerla loro contro"

"A quanto pare, finalmente, la giunta riprenderà in mano l'argomento ZTL, su cui non ha mai voluto aprire alcuna discussione". A dichiararlo è Roberto Carbonero, consigliere del Carroccio al Comune di Torino, che ha spiegato: "Di per sé è un segnale positivo, tuttavia abbiamo il dubbio che si tratti solo di un pretesto per legittimare ancora una volta una prassi che è diventata come un bancomat per la pubblica amministrazione, ed un salasso per i cittadini. A dimostrare che l'ascolto della maggioranza su questo tema è tutt'altro che disinteressato - continua Carbonero - basta pensare ai numerosi atti che abbiamo presentato negli scorsi mesi per tutelare i torinesi, al fatto che dal punto di vista dell'inquinamento le limitazioni di traffico non hanno comportato alcun miglioramento nei livelli delle polveri sottili e che anche l'ultima delle giustificazioni, cioè il disincentivo dell'utilizzo di veicoli privati per raggiungere il Centro Città, contrasta direttamente con tutte le altre politiche comunali, con la diminuzione delle linee pubbliche GTT e l'aumento vertiginoso dei biglietti".

La Lega avvierà a tal proposito dei tavoli di ascolto, parallelamente alle "consultazioni" ufficiali dell'assessore Lubatti. "Se i segnali che i nostri elettori ci hanno sempre dato sono condivisi da una base più ampia, come crediamo, fatta di commercianti e liberi professionisti danneggiati dalle limitazioni alla circolazione, allora Lubatti non potrà strumentalizzare anche questa volta la volontà dei cittadini per ritorcerla loro contro".

Riguardo la spesa sostenuta dall'amministrazione, il capogruppo della Lega Nord in Comune, Fabrizio Ricca, riporta la notizia secondo cui "un'urbanista di fama mondiale, Teresa Sapey, è in contatto col sindaco per rendere più belli i parcheggi sotterranei. All'idea di quanto costerà, tuttavia, vorremmo che Fassino si rendesse conto che prima viene l'utilità e poi l'estetica, ma soprattutto che per il 'superfluo' tempi di crisi che portano addirittura, per debiti, a sforare il patto di stabilità, suggeriscono di non immaginare nuove super-consulenze.


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