Politica

'Ndrangheta, Caselli: "Una vergogna, voto di scambio a qualsiasi livello"

Parla il procuratore capo di Torino: "Il dato oggettivo è la sistematicità del rapporto tra potere politico e organizzazione mafiosa. Il voto di scambio avveniva a qualsiasi livello"

Non usa giri di parole il procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli, durante la conferenza stampa sull'inchiesta che ha comportato 151 arresti per 'ndrangheta sul territorio nazionale: ''L'amorevole intreccio tra criminalità organizzata e politica dà a quest'inchiesta un risvolto inquietante. E' una vergogna inaccettabile".
 
In Piemonte al momento l'unico uomo politico arrestato è Nevio Coral, ex sindaco Pdl di Leinì, ma l'inchiesta secondo quanto si apprende è destinata a proseguire nei prossimi mesi, per approfondire i legami dell'organizzazione con il potere. "Il dato oggettivo - ha continuato Caselli - è la sistematicità del rapporto tra potere politico e organizzazione mafiosa. Il voto di scambio avveniva a qualsiasi livello. Si tratta di episodi singoli, purtroppo numerosi, di politici che intrattengono rapporti con l'ambiente mafioso. Questi vanno al di là degli schieramenti politici: ne abbiamo accertati di orientamenti opposti. Gli affiliati sono convinti che una persona appoggiata sappia dimostrare devozione. Gli accertamenti sono ancora all'inizio".

L'operazione coordinata dalla Dda "ha colpito duramente l'infiltrazione della 'ndrangheta in Piemonte''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni che oggi ha incontrato, in Prefettura, il procuratore Caselli. "E' stata un'importantissima operazione, ho fatto i complimenti a Caselli e lui a sua volta si è congratulato con le forze dell'ordine". Maroni ha ribadito l'importanza di "aggredire anche gli ingenti patrimoni della criminalità organizzata. Questi marciare parallelo, le misure personali e il sequestro dei beni sono, come sottolineo da tempo, sono la strada principale per sconfiggere la criminalità organizzata". Il ministro, infine, ha sottolineato l'importante ruolo dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati e sequestrati. "E' quanto di più' avanzato esista in Europa", ha aggiunto.


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