"Lo Russo mi ha anche telefonato per spiegarmi la situazione, ma per me la questione è chiusa", a dirlo è il sindaco di Milano, Beppe Sala, a margine dell'assemblea nazionale di Anci a Parma. L'oggetto della discussione sono le Olimpiadi invernali del 2026: "Come ho detto più volte credo che le decisioni siano state già prese. Torino ha avuto l’occasione ai tempi di partecipare alle Olimpiadi".

Una porta, quella olimpica, che Alberto Cirio e Stefano Lo Russo avevano tentato di riaprire dopo il loro primo incontro istituzionale tenutosi giovedì 4 novembre e che il sindaco di Milano sembra voler chiudere definitivamente e senza alcun appello. 

Una risposta che però ha scatenato la reazione di Sinistra Ecologista che ha bollato le parole di Sala come quella di uno yuppies della 'Milano da bere': "Credevamo che Beppe Sala avesse una sensibilità ecologista, ma queste frasi e questi atteggiamenti ricordano più gli yuppies della 'Milano da bere'. Ci aspetteremmo che il Sindaco di Milano non ragionasse in termini di rivalità con Torino, perché il punto non è che 'Torino ha già avuto la sua occasione' con le Olimpiadi invernali, ma che ci sono opere e impianti nel nostro territorio che permetterebbero un risparmio economico e una riduzione significativa dell'impatto ambientale dell'evento", spiegano Alice Ravinale, Sara Diena e Marco Grimaldi.

Il riferimento è agli impianti che vennero realizzati per le Olimpiadi del 2006 e che se utilizzati nel 2026 porterebbero a un risparmio di 300 milioni di euro circa nella realizzazione dell'evento: "È troppo tardi per scegliere un incalcolabile risparmio ambientale evitando ulteriore consumo di suolo in montagna? Non lo crediamo. Ecco perché il Sindaco di Milano e il Governo dovrebbero mostrare un altro atteggiamento verso la proposta di Torino, non solo per il dovuto rispetto verso il Sindaco", concludono gli esponenti di Sinistra Ecologista.