Politica

La Regione esce dal piano di rientro del debito sanitario: "Ora le assunzioni"

Dal 2010 è stato raggiunto finalmente un equilibrio economico nei bilanci

Antonio Saitta, assessore alla Sanità

Il Piemonte esce ufficialmente dal piano di rientro dal debito sanitario avviato dalla giunta Cota nel 2010. La notizia era già stata annunciata lo scorso novembre ma martedì 21 marzo finalmente l'accordo con il Governo è stato sottoscritto dalla Regione a Roma.

"Ora la Giunta Chiamparino - ha dichiarato soddisfatto l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta - può finalmente approvare il piano assunzioni per il 2017, che consentirà agli ospedali piemontesi di non subire più la carenza di personale cui sono stati sottoposti dal 2010. Si tratta di un successo per l'amministrazione, che si era posta questo obiettivo all'inizio del mandato. Ma è un successo per tutta la sanità piemontese, il Piemonte era l'unica Regione del Nord sottoposta al rientro".

A rappresentare il Piemonte a Roma, i tecnici dell'assessorato alla Sanità insieme al direttore Renato Botti che ha firmato l'ultimo verbale di verifica insieme ai funzionari del Ministero della Salute e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. 

Anche il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha espresso la sua soddisfazione ringraziando l'assessore Saitta e tutto lo staff tecnico: "Il Piemonte è finalmente fuori dal piano di rientro sanitario - ha sottolineato -. Tutti hanno lavorato con professionalità e determinazione per raggiungere questo obiettivo. Ora inizia una fase importante perché torniamo ad avere autonomia, come tutte le regioni del Centro-Nord, nell'intervenire per risolvere i problemi relativi alla carenza di personale, alla situazione dei pronto-soccorso, allo sviluppo dell'assistenza territoriale".

Un'intesa quella raggiunta, che permetterà di portare i pagamenti dei fornitori di Asl e Aso a 60 giorni, secondo le richieste europee, e di saldare il debito pregresso in dieci anni: 885 milioni di euro già nei primi sette. 

"Insomma, una fase 2 - ha concluso - nella quale, lontani dal volerci adagiare sui buoni risultati raggiunti, continueremo a lavorare con rinnovato impegno per sviluppare un sistema sanitario sempre più vicino ai cittadini e alle loro esigenze di salute e assistenza".


Si parla di