Politica

Fassino sui fatti di piazza San Carlo: "Appendino si prenda le sue responsabilità"

Ricca e Rosso chiedono le dimissioni della sindaca; Magliano la invita a lasciare la delega alla Sicurezza

Piero Fassino

Durante il consiglio comunale di lunedì 5 giugno, il primo dopo i fatti di sabato sera in Piazza San Carlo, le opposizioni si sono scatenate contro la sindaca. Da diverse parti sono giunte anche richieste di dimissioni - da Roberto Rosso di Direzione Italia e da Fabrizio Ricca della Lega - o perlomeno l'individuazione del responsabile di quanto è successo.

 "Ci vuole qualcuno che si occupi della sicurezza della città - ha aggiunto Silvio Magliano dei Moderati-: lasci la delega ad altri". Non vuole le dimissioni di Appendino invece l'ex primo cittadino Piero Fassino, ma ha sottolineato la "gestione irresponsabile della piazza", invitando la sindaca a "prendersi le sue responsabilità". 

Il consigliere del Pd, dopo le comunicazioni di Appendino in Sala Rossa, ha dichiarato : "C'è stata una sottovalutazione dei rischi che comportava questo evento. Per la gestione della serata durante la finale di Champions, ci si è limitati alla prassi mentre erano necessarie misure straordinarie. È ora che la sindaca - ha aggiunto - si assuma le responsabilità che competono al suo ruolo, che talvolta sono anche più grandi di quelle dovute".

Il riferimento al passato (la finale di Champions del 2015, ndr), ribadito in aula dalla prima cittadina, anche dopo il comunicato del comune di domenica scorsa, è stato giudicato "improprio" da Fassino: "La situazione di oggi non è quella di due anni fa e la percezione del rischio è diversa - ha precisato l'ex sindaco - Quello che era sufficiente nel passato, non lo è più nel contesto di oggi.

Ogni volta che c'è una difficoltà - ha detto ancora il consigliere democratico - lei cerca di scaricarla su qualcun altro, quasi sempre su di me, ma di questi 1527 feriti non può chiedermi il conto".  Fassino ha poi precisato che nel 2015 i maxischermi in piazza erano due e la gestione della piazza è risultata essere più ordinata, al contrario di sabato: "Questa volta lo schermo era uno solo - ha concluso - ed era anche piccolo per cui la gente, per riuscire a vedere, si è concentrata tutta in un punto, ammassandosi inevitabilmente".


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