Politica

Il Comune taglia 400mila euro alle Circoscrizioni: presidenti in rivolta

Si inasprisce il rapporto con Palazzo Civico

Palazzo Civico

Cattive notizie per le otto Circoscrizioni di Torino. Nel 2018 saranno 400mila gli euro in meno in arrivo dal Comune: una novità che non farà che acuire la discordia tra Circoscrizioni e Palazzo Civico. I presidenti hanno infatti ricevuto la lettera firmata da Chiara Appendino e dall'assessore al Bilancio Sergio Rolando che li informa del taglio necessario imposto dal piano di rientro, per risanare il debito del Comune. "È necessario procedere a una diminuzione dell’8% dello stanziamento 2018”, si legge sulla lettera che tradotto in numeri significa, per citare solo alcuni esempi, 44.500 euro in meno per la Circoscrizione 4 e riduzioni di 61mila e 47mila euro per la 8 e la 6. 

"La sindaca non rispetta i presidenti" 

Una vera e propria scure che mette a rischio molti servizi, come lo sfalcio d'erba, e in difficolta determinati settori come i fondi per il disagio giovanile e la valorizzazione commerciale. "Il bilancio come un pallottoliere e nessun confronto politico e istituzionale alla base delle comunicazioni - si legge in una nota dei presidenti di Circoscrizioni - . La sindaca non rispetta il ruolo dei presidenti, delle Giunte e dei Consigli, responsabili di bilanci con storie e identità diverse, i cui tagli portano ad effetti e problemi differenti per ogni territorio.

Troviamo ogni giorno più imbarazzante che chi invoca ad ogni piè sospinto il rispetto istituzionale, rifugga completamente dal confronto e dal dialogo - concludono senza risparmiare il tono polemico - e provi a svuotare di contenuto gli organi di rappresentanza territoriale che rappresentano democraticamente i cittadini". 

La replica di Rolando 

Parole  a cui l'assessore Rolando replica dicendo di essere "stupito dalle dichiarazioni dei presidenti di Circoscrizioni", sottolineando come non rispettare le indicazioni della Corte dei conti - che richiedevano appunto almeno l'8% di risparmio della spesa - fosse da "irresponsabili". "Ed è altresì paradossale e privo di ogni buon senso - conclude l'assessore - chiedere addirittura un aumento della spesa" .


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