Politica

Tav, il Pd prende posizione: "E' una questione nazionale, il Governo agisca"

Dopo le lettere minatorie ai deputati pro Tav Esposito e Merlo il Partito democratico ribadisce: "Chiediamo al governo di fare una forte campagna di informazione tra i cittadini"

Alla luce delle due lettere minatorie a due suoi parlamentari (non sono mancate dure polemiche), Stefano Esposito e Giorgio Merlo, "rei" di essersi espressi fortemente a favore della Tav, il Pd, oltre ad esprimere solidarietà ai deputati, prende dura posizione e lancia due messaggi: il primo al governo perché sia chiaro e agisca con convinzione sul territorio, l'altro ai suoi amministratori in Val di Susa perché non si trovino a fianco di chi vuole la violenza.

Alla presenza anche di Andrea Orlando, responsabile nazionale Giustizia, il Pd piemontese ha convocato i giornalisti per confermare la linea del partito. "Chi si nasconde dietro questi atti mafiosi - ha detto Gianfranco Morgando, segretario regionale - si tira fuori dal dibattito sulla Tav che è quanto noi abbiamo cercato fino ad ora nella convinzione si tratti di un'opera fondamentale per il territorio e per l'Italia. Un dibattito che ha portato al cambiamento radicale del progetto che ha recepito la maggioranza delle istanze del territorio. Invitiamo tutti ad isolare, se conosciuti, i responsabili di questi gesti, l'invio delle lettere come il lancio delle pietre agli operai".

"Sono qui per esprimere la solidarietà del partito a livello nazionale - ha detto Orlando - e per dire che ci muoveremo anche a livello parlamentare. Una solidarietà non formale, ma concreta, contro gesti mafiosi che mirano a portare la paura in Val di Susa".

"Le minacce a Esposito ed a Merlo feriscono tutto il partito perché le loro posizioni sono esattamente quelle di noi tutti - ha detto Paola Bragantini, segretario provinciale - e dei 10.000 iscritti. Sono gesti mafiosi lontanissimi da quel sentire popolare che erroneamente pretendono di incarnare. Ai residenti ed a tutti i democratici che con diritto esprimono il loro dissenso, diciamo di non farsi strumentalizzare, di capire cosa é in gioco: un treno dell'alta velocità mirato a tenere l'Italia nel sistema sovrastrutturale internazionale. Chiediamo al governo di fare una forte campagna di informazione tra i cittadini e di capire definitivamente che questa è una questione nazionale che merita chiarezza e intelligenza organizzativa".


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