Salute

Ospedale Sant'Anna, allestite le Family room: ospiteranno genitori e bambini fragili o prematuri

In previsione di un ritorno a casa in sicurezza

La fotografia ritrae l'opera "Primavera" donata dall'artista Sophie Mühlmann , realizzata grazie alla Fondazione Medicina a Misura di Donna

All'ospedale Sant'Anna di Torino arrivano le Family room. Presso la Neonatologia universitaria diretta dal professor Enrico Bertino, sono stati allestiti infatti due ambienti dotati di tutto il necessario per l’accudimento del neonato e di arredi adatti a permettere alla mamma ed eventualmente anche al partner di soggiornare giorno e notte, insieme al proprio bambino nei giorni immediatamente precedenti la dimissione. Il progetto nasce in continuità assistenziale con la Terapia Intensiva neonatale e con la terapia minima, con il supporto dell’Associazione “Piccoli Passi Onlus” e del Provveditorato per le Opere Pubbliche.

Un angolo sicuro 

Nelle Family room i genitori si prenderanno cura del neonato in prima persona, verificando in sicurezza le capacità di accudimento acquisite in Terapia Intensiva e in Patologia neonatale, rafforzandole con la tranquillità della disponibilità del personale medico e  infermieristico del reparto. Si creano così i presupposti per un ritorno a casa in sicurezza anche dei neonati più fragili e prematuri riduce il rischio di rientri in ospedale e garantisce il proseguimento della relazione neonato-famiglia, alla base di tutta la futura qualità di vita di questi bambini. Le famiglie dei piccoli nati prematuri, alla fine del percorso iniziato in Terapia Intensiva o in Patologia neonatale, potranno vivere in ospedale l’esperienza di cura del proprio bambino in autonomia, in previsione del ritorno a casa.

Riapertura post covid 

La pandemia Covid è stata un periodo difficile anche per le famiglie dei neonati critici e prematuri ricoverati in Terapia Intensiva e in Patologia neonatale: per evitare i rischi di contagio si è dovuto introdurre parziali restrizioni al libero accesso nelle 24 ore, di mamma e papà insieme, nei reparti. La riapertura completa ai genitori, oggi finalmente possibile con il rispetto di tutte le norme di sicurezza, si associa quindi alla possibilità di questa nuova esperienza: le famiglie dei piccoli prematuri potranno vivere in ospedale l’esperienza di cura del proprio bambino in autonomia, prima di tornare a casa e quindi di dover rispondere in autonomia alle esigenze del piccolo, fino a poco prima svolte da infermieri e medici. 


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