Segnalazioni

Torino, corso Gabetti: cosa rimane?

Sono mesi (anni ormai) che documento con fotografie e video il degrado della sede dei binari di corso Gabetti.  Un'importante infrastruttura è inutilizzata da anni: i cittadini (quelli che ci vivono) vorrebbero un miglior trasporto pubblico, sostenibile e manutenuto. Invece abbiamo cumuli di immondizia, pseudo-arredi fatti con materiale da discarica usurati dal tempo e dall'incuria, deiezioni canine (nonostante la furbesca area-cani), e la pericolosa rimozione delle barriere (dove sono finite?) che invitano i pedoni e i numerosi studenti delle vicine scuole ad attraversare un corso trafficato in condizioni di non sicurezza. Il giallo dei pochi pannelli appesi poi stona con i colori di una città che aveva fatto del rigore e dell'operosità la sua cifra.

Ora sono tutti buoni ad inventarsi cose "nuove" dimenticandosi di aver cura delle vecchie: l'edicola chiusa in piazza Hermada, asilo per senza tetto; quei vecchi banchi scolastici accatastati in mezzo al corso; altri accampamenti per senza tetto alle fermate del tram; l'incuria nei vicinissimi giardini Ghidini (privati persino del loro nome storico per una scelta politica); il disinteresse per il vicino parco fluviale lungo i viali Michelotti ed il fiume da anni ingombro di rifiuti; la rimozione degli attraversamenti sul ponte Regina; gli orribili container sul ponte per ospitare poche decine di persone che molestano la quiete dei residenti con musica elettronica nella "bella stagione". Cosa pensano di fare i proprietari (i cittadini) ed i loro rappresentanti?

Luigi De Medici


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