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Requiem di Fauré a Nichelino

I concerti della stagione musicale dell’Accademia Corale Stefano Tempia di Torino proseguiranno sabato 27 maggio, alle 21, presso la Chiesa della S.S. Trinità, in via San Francesco d’Assisi, a Nichelino con il “Requiem di Fauré” portato in scena dal Coro Misto e Coro di Voci Bianche dell’Accademia Stefano Tempia con l’Orchestra Melos Filarmonica, il soprano Anna Delfino e il baritono Bruno Pestarino . Dirige il Maestro Luigi Cociglio. Ingresso con offerta libera a partire da 10 euro. Solo per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 scrivere segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare al numero 389.9117174.

Programma: Jules Massenet (1842-1912) Meditation dall’opera Thais Gabriel Fauré (1845-1924) Requiem in Re minore, op.48 Introito e Kyrie Offertorio Sanctus Pie Jesu Agnus Dei Libera me In Paradisum Nota di sala: Con questa produzione il Coro Accademico dell’Associazione Stefano Tempia torna a impegnarsi nel grande repertorio sinfonico-corale, di cui è stato storico alfiere sin dai primi tempi della sua gloriosa storia musicale. La scelta è caduta sul Requiem di Gabriel Fauré op.48 per soli, coro e orchestra, opera dai connotati stilistici particolarmente significativi, in grado di esaltare le qualità del coro e, al tempo stesso, stimolare l’interesse del pubblico.

Lo spettacolo vede la collaborazione della Scuola Civica Musicale V.Corino di Nichelino per il contributo dato alla creazione del Coro di voci bianche, che parteciperà all’esecuzione, e dell’Orchestra Melos Filarmonica di Asti. Il Requiem di Faurè, uno dei musicisti d’oltralpe che, insieme a Saint Saens, Ravel e Debussy, ha contribuito a rendere grande la musica francese, vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900, si sviluppa sul testo della messa funebre latina, della quale Fauré riesce a cogliere, in particolare, l’aspetto consolatorio e di pace dell’anima connesso con il riposo eterno. L’opera si divide in sette movimenti, sul modello del Requiem tedesco di Johannes Brahms.

In particolare, l’Introitus et Kyrie è caratterizzato da un corale solenne e drammatico, seguito da una sezione più mossa e articolata. L’Offertoire, una preghiera tranquilla e riflessiva, è invece un'aria per baritono solista incorniciata da due sezioni corali mentre il Sanctus è contraddistinto da una melodia delicata assegnata in alternanza ai soprani e alle voci maschili che poi esplodere nel fortissimo dell’Hosanna in Excelsis. Il Pie Jesu, una delle parti più famose del Requiem, è un'aria intima e soave affidata al soprano solista ed esprime un garbato sentimento di riposo dell'anima. Nell’Agnus Dei, dai tratti di intenso pathos, il coro chiede la misericordia divina e la pace.

Concludono la composizione il Libera me, aria per baritono solista, ove si implora la liberazione e la salvezza nell'ora della morte e In Paradisum, brano sereno e lirico dove si evoca l’ingresso dell'anima nella gloria celeste. Fa da preludio all’esecuzione del Requiem la celebre Meditation per violino e orchestra, intermezzo strumentale nell’opera Thaïs di Jules Massenet. Contraddistinto da una melodia lirica e commovente e da armonie sognanti, il brano infonde un sereno senso di tranquillità. Nel contesto dell’opera, si presenta dopo che il monaco Athanaël ha convinto Thaïs a rinunciare a una vita poco onesta per cercare la redenzione spirituale in convento.


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