Sport

Ventura: "Toro in emergenza ma possiamo fare bene"

Sei assenti per i granata, dubbio sul modulo per il tecnico del Torino che vuole i tre punti

''Viviamo un'emergenza reale ma io odio piangermi addosso e sono convinto che la squadra fara' una buona partita contro l'Inter''. Giampiero Ventura carica il Torino alla vigilia della sfida con i nerazzurri. I granata dovranno fare i conti con ben sei assenti; la notizia positiva e' il rientro dalla squalifica per il caso scommesse di Gazzi e Barreto.

''Ma anche in questo caso siamo in emergenza - dice il tecnico del Toro -, non hanno ancora disputato una partita intera''. Proprio per le tante defezioni, Ventura potrebbe cambiare schieramento, passando dall'ormai consueto 3-5-2 al 4-3-3. ''Potremmo anche cambiare modulo - ammette -. Vives centrale in difesa? Molto dipendera' anche da come si schierera' l'Inter e con quali attaccanti tra Icardi, Palacio e Belfodil''. 

L'importante, avverte l'allenatore granata, e' non abbassare la guardia: ''Con queste squadre, se concedi qualcosa dal punto di vista mentale o fisico, paghi immediatamente''. Occhio dunque all'Inter. ''E' la tipica squadra di Mazzarri - dice Ventura - dal copione abbastanza chiaro, bravissima ad attaccare gli spazi e a sfruttare le qualita' dei singoli. Era cosi' a Napoli con Cavani e Hamsik, presumo che in linea di massima sara' cosi' anche con l'Inter. Non so se sara' in grado di lottare per lo scudetto, ma sicuramente potra' fare un campionato diverso dall'anno scorso. Walter ha portato personalita', esperienza e un impianto tattico. Ha dalla sua i risultati, ha portato il Napoli in Champions''.

>> LE PROBABILI FORMAZIONI << 


Sara' anche la prima Inter di Thohir e del dopo Moratti. ''Il calcio e' cambiato - sostiene Ventura -: una volta c'erano giocatori che rappresentavano una societa', oggi non piu'. I Moratti, padre e figlio, hanno scritto una pagina di storia indelebile dell'Inter e del calcio italiano. Quando lasciano e' evidente che qualcosa viene a mancare, ma non mi meraviglio che succeda perche' il calcio e' cambiato''.


Si parla di