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Ospedali pericolosi, nel 2023 aggrediti 1.800 operatori sanitari: "Ma si stima un 70% di sommerso"

"Il fenomeno è in crescita", spiega Massimo Esposto della Cgil Funzione Pubblica, "A nostro avviso sottovalutato ed è un problema"

Nel 2023 in Piemonte sono stati poco meno di 1.800 gli operatori del settore sanitario colpiti da aggressioni, atti di violenza fisica, ma anche sessuale o molestie. Un fenomeno che secondo la Cgil è in crescita, ma soprattutto sottostimato. Si ipotizza che all'appello manchino un 70% di denunce. "Il fenomeno è in crescita", spiega Massimo Esposto della Cgil Funzione Pubblica, "A nostro avviso sottovalutato ed è un problema. La cosa più eclatante è che dai dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e socio-sanitarie è che i numeri sono sottostimati. Si parla di un quasi 70% di sommerso". Ovvero di professionisti del sistema sanitario che subiscono e non denunciano l'accaduto. 

"È un fenomeno che non siamo sicuri che le stesse direzioni sanitarie siano così attente e sensibili anche nel rapporto con i sindacati", aggiunge Esposto, "Parliamo di colluttazioni con parenti degli utenti che si presentano al pronto soccorso, ma anche di violenze sessuali, intimidazioni, minacce anche tra i vari professionisti su posizioni gerarchiche differenti. Prima di tutto dobbiamo sensibilizzare, rendere l'argomento di conoscenza comune, dare strumenti ai rappresentanti sindacali, aggiornare costantemente il documento sui rischi e pensare a metodi e linee guide efficaci prima di tutto per prevenire il fenomeno". 

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