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Chiara Appendino riparte dai mercati: "La gente non arriva a metà del mese, rischiamo un disastro"

L'ex sindaca e candidata del Movimento 5 Stelle propone di utilizzare gli extraprofitti di imprese farmaceutiche e assicurazioni per far fronte alla crisi

Con tutti i prodotti alimentari e non che sono in venduti sui banchi, il mercato sta diventando il simbolo della più grande paura che i cittadini stanno vivendo, quella del caro vita. Il costo dell'energia e dei carburanti sono schizzati verso l'alto e di conseguenza stanno aumentando giorno dopo giorno anche i prezzi dei prodotti di prima necessità. 

Chiara Appendino, l'ex sindaca di Torino che adesso corre per un posto da deputata alla Camera per il Movimento 5 Stelle, è da qui che ha voluto iniziare la sua campagna elettorale. Ieri, martedì 30 agosto, è stata al mercato di Piazza Foroni, mentre questa mattina ha fatto un giro tra i banchi del mercato di Borgo Vittoria. 

"La preoccupazione dei cittadini sono i prezzi e il caro vita, su questo non c'è dubbio", spiega Appendino, "è giusto che sia così. Come Paese siamo in ritardo a dare le risposte. La preoccupazione non è come arrivare alla fine del mese, ma come arrivare alla metà del mese. Sicuramente questo è il tema che si ripercuote quotidianamente". 

Preoccupazione che è tangibile e che si percepisci dal quotidiano delle persone: "I prezzi anche ai mercati, che sono dei presidi sociali, sono aumentati a causa del caro vita e dell'inflazione. C'è gente che già oggi non arriva alla metà del mese", continua Appendino, "È da marzo che il presidente Conte dice che serve un energy recovery fund a livello europeo e che serve un intervento immediato sulle bollette". 

Cosa fare? "Noi siamo pronti a votare quel che c'è da votare, ma deve essere un intervento corposo. Possiamo attingere dall'extra gettito che arriva da chi ha fatto profitto sulla crisi energetica e se non bastasse bisogna avere il coraggio di fare uno scostamento di bilancio, come abbiamo fatto in pandemia. Se chiedete ai baristi con cui ho parlato, qua le bollette sono passate da 1.000 a 5.000 euro. Rischiamo un disastro sociale. Non c'è più tempo", spiega Appendino. 

"Noi sono sei mesi che chiediamo al vecchio Governo di intervenire su quella che sarebbe stata un'emergenza sociale ed economica", puntualizza l'ex sindaca, "siamo stati sbeffeggiati all'epoca e nessuno ha posto il tema al centro dell'agenda, noi lo abbiamo fatto con coraggio. Questa cosa è stata vissuta quasi con insofferenza dal Governo Draghi. Siamo sempre stati coerenti, e se questo è significato fare cadere Draghi, dove in realtà è stato il centrodestra poi ad approfittarne, lo abbiamo fatto nell'interesse del Paese". 

E a chi storce il naso quando si parla di scostamento di bilancio? "Se non ci fossero stati gli scostamenti di bilancio in pandemia non saremmo stati in grado di accompagnare una crisi unica. Oggi ne stiamo affrontando una altrettanto unica", conclude Appendino, "È chiaro che serva l'Europa tanto è che si è parlato di energy recovery fund in tempi non sospetti. Ma l'UE non basta, anche per i tempi che ha. L'intervento serviva ieri. Si usino le risorse che esistono e si può pensare di estendere, l'intervento sugli extraprofitti su altri soggetti come le assicurazioni o il settore farmaceutico". 


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