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I bambini di Barriera di Milano in corteo contro i furti nelle scuole: "Il quartiere riparta da loro"

Manifesti, cori e tanta tanta speranza

"Non si ruba nelle scuole", ma anche "Nessuno è perfetto, ma rubare a scuola è ignobile". Sono solo alcuni dei due slogan che i bimbi delle scuole di Barriera di Milano hanno scandito e scritto sui propri striscioni. Striscioni che hanno esposto durante il lungo corteo che ha percorso prima corso Vercelli e poi parte di via Cigna. 

È l'altra Barriera, quella che fa meno rumore, ma che rappresenta il futuro del quartiere. Bimbi e bimbe che sono nati e cresciuti in quella periferia e che chiedono a gran voce di poter guardare al proprio futuro con serenità. Alla base della loro manifestazione 'Abbraccio alle scuole', c'è la volontà di dire basta ai continui furti che le scuole di Barriera stanno subendo. 

"Complessivamente all'IC di corso Vercelli i furti che abbiamo subito sono stati ventuno dal primo settembre a tre settimane fa", racconta Rosaria Dicara, preside dell'IC Vercelli che comprende cinque plessi scolastici, "Alcuni furti sono stati delle semplici effrazioni durante i quali hanno rubato dalle macchinette del caffè e da quella delle merendine. Altri sono stati più importanti, io posso dirle che hanno portato via quasi tutti i computer, molti tablet e gli strumenti musicali". 

"Questa manifestazione nasce per dare una voce al quartiere", spiega Ludovico Lanni che è uno degli organizzatori della manifestazione, "Dobbiamo dire due cose: non si ruba e soprattutto alle realtà fragili e dobbiamo dire che quando qualcosa non va non dobbiamo rifugiarci nella droga o nella violenza, ma dobbiamo esprimerlo. I bambini e gli adolescenti devono manifestare e combattere per i propri diritti e le istituzioni devono prendersi cura di questo quartiere perché c'è molta potenzialità". 

In piazza molti bambini figli di genitori stranieri: "Il quartiere deve ripartire da loro e da noi. L'ho detto altre volte, le istituzioni devono essere vicine a chi fa del bene. Non importa se siano di seconda generazione o da che nazione arrivino. L'importante è essere persone che rendano il posto in cui vivono migliore di come l'hanno trovato", ha spiegato Valerio Lomanto, presidente della sesta circoscrizione. 

"È un'emozione pazzesca perché è la migliore delle risposte possibili all'insicurezza e ai furti nelle scuole", spiega Carlotta Salerno, assessora all'istruzione del Comune di Torino, "come rispondono i bambini con la musica, con i canti, con i sorrisi, con il rumore e invocando la bellezza della scuola. Non mi viene in mente niente di più bello e di più pacifico. Questo territorio deve ripartire dalla scuola". 


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