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In Italia ogni anno 1.000 decessi sul lavoro, la proposta: patente a punti contro le aziende 'pericolose'

Manifestazione in piazza Castello

Una patente a punti per escludere dagli appalti della pubblica amministrazione quelle aziende che non tendono a risparmiare sulla sicurezza. A proporlo sono i sindacati piemontesi che questa mattina, giovedì 27 maggio 2021, sono scesi in piazza per manifestare contro il dramma delle morti sul lavoro. 

"A livello piemontese e torinese la situazione è preoccupante", spiega Enrica Valfrè della CGIL Piemonte. L'elenco degli infortuni mortali è lungo, tra questi le morti dei cantonieri morti recentemente nel pinerolese durante la manutenzione di una strada o l'operaio morto dentro lo stabilimento di Amazon ad Alessandria. "Il rischio è che per far ripartire in fretta l'occupazione vengano meno i controlli. Siamo preoccupati che il decreto semplificazioni possa contenere norme che rendano insicuro il lavoro nel settore degli appalti perché quando si fanno al massimo ribasso le aziende tenderanno a risparmiare sulla sicurezza". 

"Anche i fatti tragici di Stresa ci dicono che bisogna contemperare il profitto con la sicurezza delle persone. Non si possono mettere a repentaglio vite umane per la voglia di tornare a fare rapidamente utili", spiega Gianni Cortese della UIL piemontese che poi aggiunge che in Italia ogni anno le vittime sul lavoro sono un migliaio, circa 3 al giorno. 

"Questa pandemia ha lasciato delle macerie che si chiamano precarietà, lavoro e povertà che è un problema strutturale che la politica deve affrontare. Speriamo che questo Governo manifesti una disponibilità nel mettere in sicurezza il sistema degli appalti e sub appalti. Noi nella nostra proposta chiediamo di istituire una patente a punti dove i datori di lavoro che violano le norme sulla sicurezza vengono esclusi dagli appalti della pubblica amministrazione", ha proposto Domenico Lo Bianco della CISL Piemonte. 


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