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RSA, i lavoratori protestano a Torino: "Per poter risparmiare ci hanno lasciato dall'oggi al domani senza stipendio"

La struttura Sereni Orizzonti conta 35 strutture in Piemonte

Si definiscono eroi rifiutati che però sono sempre stati in prima linea. Sono i lavoratori delle RSA che fanno capo al gruppo Sereni Orizzonti che solo in provincia di Torino conta 8 strutture per anziani, 35 in tutto il Piemonte. Questa mattina, martedì 27 aprile, questi lavoratori si sono radunati davanti al palazzo della Regione Piemonte per manifestare contro la decisione della direzione di sospendere in alcune strutture servizi come la mensa o addirittura chiudere alcune RSA. 

In provincia di Torino le case di riposo del gruppo Sereni Orizzonti sono presenti a Volvera, Vinovo, Frossasco, San Mauro, Settimo Vittone, Carmagnola, Piverone e Piobesi. 

"Oltre a mettere le persone in cassa integrazione perché la direzione ha deciso di sospendere servizi come per esempio la cucina, sono state addirittura chiuse due strutture una a Piobesi e una a Frossasco", spiega Rosalia Campora che è cuoca presso la struttura di Volvera, "Tutti gli operatori di quelle strutture sono stati lasciati a casa con la cassa integrazione a zero ore". 

"A me hanno messo in cassa integrazione a zero ore dal primo di marzo perché hanno chiuso la struttura. Per me questo vuol dire non avere uno stipendio. Loro per poter risparmiare hanno sospeso i servizi e ci hanno lasciato a casa", conclude Rosalia Campora. Una decisione quella della Sereni Orizzonti che avrebbe due conseguenze dirette: la prima sui lavoratori che si ritrovano senza reddito; la seconda sugli ospiti delle strutture chiuse che sono stati trasferiti in piena emergenza pandemica (a Piobesi la casa di riposo è stata chiusa il 5 gennaio e a Frossasco è stata chiusa a inizio marzo) presso altre case di riposo. 


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